Sono sempre più gli italiani che scelgono di ricorrere a prodotti erboristici, fitoterapici, integratori alimentari: una tendenza che autorizza a ritenere una buona idea l'apertura di una parafarmacia. Prima di vedere come fare per aprire un'attività di questo tipo è utile delineare quali sono i prodotti che possono vendere le parafarmacia: prodotti di dermocosmesi, articoli veterinari, sanitari, per l'infanzia, erboristici, omeopatici, fitoterapici, integratori alimentari e preparati dimagranti. A questi si aggiungono i farmaci di fascia C, quelli che si possono vendere senza ricetta.
Vediamo ora come aprire una parafarmacia. Bisogna innanzitutto distinguere tra le attività che possono vendere soltanto medicinali OTC (automedicazione) e quelle che possono vendere tutti i farmaci di fascia C: nel secondo caso, i prodotti dovranno essere disposti in una zona del locale accessibile soltanto dal personale ed è richiesta la presenza di un farmacista iscritto all'Ordine (non è obbligatorio che faccia parte della società o ne sia il titolare).
Il locale dove si vuole aprire una parafarmacia deve rispettare determinati requisiti, quali: uno spazio destinato al disbrigo di pratiche amministrative, uno riservato alla vendita dei prodotti, un altro per la conservazione dei medicinali che richiedono maggiore attenzione. Meglio scegliere un locale ampio, in modo da incrementare le possibilità di guadagno e far fronte alla concorrenza. Utile anche prestare attenzione alla scelta del luogo: preferibile una zona di passaggio, vicina a ospedali, case di cura e luoghi di ritrovo.
Vediamo ora i passaggi burocratici da compiere. Oltre a quelli previsti per tutti i tipi di attività, occorre fare una comunicazione a: ministero della salute per il codice per la tracciabilità del farmaco con la designazione del responsabile; all'agenzia del farmaco; alla Regione; all'Ordine dei farmacisti.
Scritto da Bruno de Santis