L'autostima è etimologicamente facilmente definibile come la valutazione che ognuno di noi fa di se stesso: un'auto-stima, appunto.
Per riuscire ad affrontare il mondo del lavoro con serenità e grinta (soprattutto di questi tempi) è molto importante agire sulla propria autostima, in modo tale da scongiurare il presentarsi di sentimenti di inadeguatezza nei confronti di dirigenti o colleghi.
Una buona autostima si manifesta nella capacità di percepirsi e di relazionarsi con se stessi in modo realistico e positivo, distinguendo tra punti di forza e debolezze, esaltando ciò che è positivo e perfezionando quello che invece non lo è.Bisogna innanzitutto ammettere di non essere perfetti, individuando i propri punti deboli, quali gli eccessi di timidezza, emotività, pigrizia o la troppa tolleranza (spesso percepita come arrendevolezza).
Il primo step per iniziare un percorso di miglioramento dell'autostima consiste nell'occuparsi delle proprie percezioni, imparando a conoscersi meglio, allenandosi a vagliare ed analizzare il proprio ego (in tutta la sua complessità), esaminando a fondo tanto gli aspetti negativi che quelli positivi.
Può essere utile prendere appunti, elencando su un foglio i propri pregi ed i propri difetti.
Ad elenco stilato occorre poi soffermarsi sulle cause che ci hanno spinto ad isolare ed identificare proprio quei precisi aspetti e non altri. Solo in questo modo potremo sperare di avere una conoscenza approfondita del nostro 'io'.
Per rapportarsi alle altre persone, soprattutto nei contesti di lavoro, è indispensabile sapersi prima rapportare a se stessi, ascoltando tutti i segnali che il nostro corpo quotidianamente ci invia, ed imparando a collocare questi input nella nostra sfera dei sentimenti.
L'autostima, in generale e non solamente sul lavoro, è un processo soggettivo (basato su autopercezioni) che ci indirizza verso l'autoapprovazione dei nostri valori personali