Colloquio di lavoro: le domande più strane
- 07/05/2014
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Servono a fare uscire fuori la vera personalità del candidato, smascherandone le debolezze: sono le domande più strane che si possono sentire nel corso di un colloquio di lavoro. Si tratta di interrogativi posti dai selezionatori del personale per mettere alla prova il candidato: si parte da ‘Chi è la persona che stima di più?, un quesito che serve a testare la prontezza del candidato e per verificare i suoi valori e modelli di riferimento.
Serve invece a verificare se il candidato ha le idee chiare sul proprio futuro la domanda “Come si vede tra dieci anni?” o “Come si vede a 40 anni?”: davanti a tale interrogativo occorre rispondere in maniera coerente con il lavoro per il quale ci si sta candidando.
Spesso capita poi durante un colloquio di lavoro sentirsi chiedere “con chi vive?”: si tratta di una domanda che serve a indagare come il candidato si organizza e se potrà dare il meglio nella nuova avventura professionale. Utile indagare sulle motivazioni che spingono il selezionatore a porre questo quesito, magari chiedendo “Scusi, perché me lo chiede?”
Altra domanda particolare è “Come eliminereste la fame nel mondo?” oppure “stanza , scrivania o macchina: cosa pulisce prima?” Punta a verificare la creatività del candidato invece la domanda “Cosa ne pensa dei nani da giardino”, mentre qualcuno si è anche sentito chiedere “Quante mucche ci sono in Canada?”
Scritto da Bruno De Santis. -