L'accompagnatore per donne. Una professione discussa dai più e da molti neppure considerata tale. Eppure esiste, se ne sente parlare e basta un veloce giro in internet per scoprire che è molto più diffusa di quanto non si pensi. E soprattutto che non si riduce solo al mero ruolo del gigolò, ma molto spesso offre tutt'altro tipo di compagnia. Se sotto sotto è un mestiere che avete sempre desiderato fare, scoprite qui le regole e i requisiti necessari per praticarlo. Identikit dell'accompagnatore per donne Quando si parla di accompagnatori per donne, la mente non può fare a meno di correre all'affascinante Richard Gere-Julian Kay di 'American Gigolò' e anche se la finzione cinematografica non è la realtà, l'immagine non è poi tanto sbagliata. I siti delle agenzie di accompagnatori e dei professionisti del settore rimandano infatti l'idea di un mondo con delle regole precise, un proprio codice di comportamento e un'organizzazione ferrea che a volte non si trovano neppure nelle aziende e nelle società 'tradizionali'. L'immagine che traspare è dunque quella di professionisti di bell'aspetto, bei modi, ottima cultura, che si propongono a donne sole in cerca di un'avventura, ma a volte anche di una guida per un viaggio, un autista o un esperto di moda. I tipi di accompagnatori infatti sono diversi e oltre agli escort boy, o gigolò, ne esistono anche molti altri, come per esempio l'autista accompagnatore, l'accompagnatore turistico e l'accompagnatore personal shopper.Requisiti per diventare accompagnatore per donne Requisito scontato ma fondamentale per diventare accompagnatore per donne, un bell'aspetto. Inteso non solo come bellezza, ma anche e soprattutto come prestanza fisica, cura di sè e abbigliamento curato e alla moda. Nessuna donna vuole andare in giro con un uomo sciatto o trasandato, tanto più se a pagamento. Dopodiché una buona cultura - non solo scolastica, ma anche 'sociale' - la conoscenza di una o più lingue straniere, carisma, savoir faire, romanticismo e sensualità sono fondamentali per farsi apprezzare e diventare veri e propri oggetti del desiderio. Ma oltre a queste caratteristiche, è anche necessario essere dei veri professionisti - con una propria etica e delle regole ben precise - e avere un forte senso della privacy. Codice di comportamento privato Ogni accompagnatore, prima ancora di intraprendere la professione, sa quali sono i limiti oltre i quali non si spingerà mai. Stabilire a priori un proprio codice di comportamento e comunicarlo immediatamente a ogni potenziale cliente è fondamentale per non ritrovarsi poi in situazioni spiacevoli, tanto per sè che per la persona con la quale ci si accompagna. Sui vari siti dei professionisti che si trovano in rete, questo codice è dichiarato esplicitamente fin dalla home page, insieme a una richiesta ricorrente: serietà, educazione e igiene. Free lance o in un'agenzia: le due strade dell'accompagnatore Le donne che cercano un accompagnatore solitamente si rivolgono ad apposite agenzie oppure cercano tra gli annunci che i singoli professionisti pubblicano sui giornali o online. Scegliere di lavorare nell'uno o nell'altro modo dipende da quelli che sono i propri obiettivi e le proprie priorità. La strada delle agenzie, per esempio, permette di entrare in un network organizzato, con prospettive di guadagno sicure e garanzie certe di privacy, ma di contro vincola a una struttura preesistente, con regole stabilite da altri. La via della libera professione, invece, espone a maggiori rischi, ma ha dalla sua il vantaggio la libertà di poter di scegliere sempre in autonomia le clienti, i tempi e i modi. Inoltre, se si 'ingrana' e si diventa famosi, i guadagni non devono essere divisi con nessuno. FONTE:www.excite.it