Come diventare fisioterapisti sportivi

  • 27/09/2013
  • Se lo sport ti appassiona ma non sei in grado di praticarlo, potresti decidere di restare comunque nell'ambiente magari con un ruolo più defilato, quello di fisioterapista sportivo. Un ruolo che, così come tutte le professioni sanitarie, richiede una certa capacità di stare a contatto con le persone che soffrono, una buona empatia verso i pazienti.
    Per diventarlo occorre iscriversi a un corso di laurea in fisioterapia: il primo ostacolo è rappresentato dal test di ingresso, visto che le facoltà per le professioni sanitarie sono a numero chiuso. L'alternativa è di iscriversi in un'università privata: e ne sono sia in Italia che all'estero. Superato lo scoglio università, vi toccherà affrontare l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione: fatto ciò siete diventati fisioterapisti e ora vi occorrerà specializzarvi nel settore sportivo. Una possibilità è offerta dai corsi di specializzazioni organizzati da diverse università italiane: nella vostra scelta fatevi guidare dalla presenza all'interno del corso della possibilità di imparare praticamente a utilizzare tecniche e macchinari avanzati, conoscenze che vi torneranno utili quando dovrete affrontare il mondo del lavoro.
    Questo è il passo successivo: farvi conoscere, inviando il vostro curriculum alle società sportive, partendo ovviamente da quelle minori. Per fare pratica può essere utile anche svolgere un tirocinio oppure associarsi ad altri professionisti in modo da muovere insieme i primi passi nel mondo dello sport. Un fisioterapista sportivo lavora quasi sempre come libero professionista anche se non mancano i casi di contratti individuali con uno stipendio che varia da poco più di mille euro a oltre i duemila in caso di grandi club.
    Scritto da Bruno de Santis

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