Pubblicato un concorso per magistrati ordinari per la provincia autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige): sono 11 i posti disponibili con 8 riservati al gruppo di lingua tedesca, 2 riservati al gruppo di lingua italiana e 1 riservato al gruppo di lingua ladina. In scadenza il 26 luglio, il bando è rivolto a chi è in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana o appartenenza o aggregazione ad uno dei tre gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino; possesso dell’attestato di conoscenza – o titolo equipollente – delle lingue italiano e tedesco riferito al titolo di studio “diploma di laurea”; esercizio dei diritti civili; condotta incensurabile; idoneità fisica all’impiego; posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati; non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda; pagamento del diritto di segreteria; possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti; appartenenza ad una delle seguenti categorie: magistrati amministrativi e contabili; procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari; coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato, giudice ausiliario di corte di appello) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali; laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche. Previste due prove di esame: dettagli sul sito del Ministero della Giustizia.
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