Contratti a termine, cosa cambia con il Decreto Poletti
- 22/04/2014
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Sbarca oggi in Parlamento il decreto legge Poletti sul lavoro: tra le novità al vaglio di Montecitorio e Palazzo Madama ci sono anche le modifiche ai contratti di lavoro a tempo determinato. Nell’idea originale del governo, i contratti a termine possono essere stipulati senza causalone, cioè senza la necessità per il datore di lavoro di dover indicare il motivo per il quale il dipendente è stato assunto con un contratto a tempo determinato. Inoltre, sempre secondo la bozza del governo potranno essere rinnovati nell’arco di 36mesi per otto volte.
Su questo punto però novità potrebbero esserci nel passaggio parlamentare: i deputati e i senatori del Partito Democratico hanno, infatti, fatto scendere il numero di rinnovi da 8 a 5 sempre nell’arco di tre anni. L’emendamento presentati dai parlamentari democratici ha ricevuto il via libera della commissione lavoro della Camera, ma senza il voto favorevole del Nuovo Centrodestra: proprio il partito di Alfano ha preannunciato battaglia in aula contro tale modifica del decreto Poletti. L’esame di oggi quindi servirà anche a capire quali delle due anime della maggioranza avranno la meglio su tale punto: per il resto l’esame parlamentare non dovrebbe modificare alcunché del decreto redatto dal Governo in tema di contratti a tempo determinato.
Scritto da Bruno De Santis. -