Contratto di apprendistato, ecco come cambia
- 27/03/2014
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Mani più libere per le imprese che assumono apprendisti: va in questa direzione il decreto legge sul lavoro voluto dal ministro Poletti. Vediamo come cambierà il contratto di apprendistato: con le modifiche volute dal ministro non cambierà nulla a livello di contributi, mentre saranno ridotti i passaggi burocratici per le aziende. Così le imprese che vorranno assumere un apprendista non dovranno più redigere per iscritto il piano formativo individuale, in quanto la forma scritta resterà obbligatoria solo per il contratto di assunzione vera e propria.
Inoltre, se prima la formazione interna all’azienda doveva essere accompagnata da piani pubblici curati dalle Regioni, ora quest’obbligo va in soffitta con le imprese che potranno collaborare con gli enti pubblici su base facoltativa.
Ulteriori novità riguardano i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, destinati ai giovani tra i 15 e i 25 anni: con tale forma di contratto le aziende assumono dei giovani che iniziato la carriera e allo stesso tempo completano il ciclo di studio. Per tali giovani, le ore di formazione saranno pagate con una retribuzione pari al 35% di quella ordinaria, eccezion fatta per i casi in cui il contratto nazionale preveda altro. Infine, per assumere nuovi apprendisti le aziende non sono più obbligate a confermare in servizio almeno il 30% dei giovani reclutati in precedenza sempre con contratto di apprendistato.
Scritto da Bruno De Santis. -