L’aumento del costo del lavoro in Europa rallenta: il terzo trimestre del 2015 ha segnato un +1,1%, mezzo punto percentuale in meno rispetto ai tre mesi precedenti quando la crescita era stata dell’1,6%. Questo per quanto riguarda l’area Euro, mentre considerando l’Europa a 28 il rallentamento è stato inferiore: si è passati, infatti, dall’1,9% all’1,8%.
L’Italia è in controtendenza con il costo del lavoro in discesa, anche se la diminuzione è stata inferiore rispetto al trimestre precedente: se nel secondo trimestre 2015 il calo era stato dello 0,6%, nel terzo trimestre si è fermata allo 0,4%, dato che arriva soprattutto dal calo della componente non salariale del costo del lavoro con un -1,5%. Proprio questo è uno dei dati più importanti di Europa, dopo Olanda con quasi il 7% in meno e il Portogallo che sfiora un calo del 4%.
Tornando all’Europa in generale, gli aumenti maggiori si sono avuti in Lettonia e Bulgaria (+7,4%), Romania (+7,3%), Estonia (+6,1%) e Lituania (+5,7%). A livello settoriale crescita dell’1,3% nell’industria, dell’1,2% nei servizi e dello 0,8% nelle costruzioni.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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