Una nuova opportunità per ritagliarsi il proprio spazio professionale, condividendo luogo di lavoro, spese e contatti con professionisti e potenziali clienti. Una soluzione vantaggiosa dedicata a liberi professionisti, imprenditori ma anche dipendenti d'azienda in telelavoro: è il coworking, vale a dire la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa in modo libero e autonomo ma scegliendo di condividere lo stesso ufficio per abbattere i costi fissi mensili e ampliare la propria rete di conoscenze e di contatti professionali. Chi lavora in proprio lo sa bene: scegliere di esercitare la propria attività di freelance da casa ha l'indubbio vantaggio di far risparmiare sulle spese di affitto e di utenze alla fine del mese ma innalza pericolosamente il livello di isolamento e aumenta le fonti di distrazione, dalle telefonate di amici e parenti alla tentazione di svolgere le faccende domestiche. E se a tali problemi si può ovviare prendendo in affitto una stanza da adibire ad ufficio, il che rappresenta un'ottima vetrina per i clienti, d'altro canto la soluzione non sempre è ottimale soprattutto in fase di start up, quando le entrate sono ancora poche e incerte e le spese da sostenere per l'investimento pesano non poco. La soluzione allora si chiama coworking, che offre l'opportunità non solo di condividere le spese ma anche i rapporti con altri professionisti e il passaparola con tutti i loro contatti, trasformandoli così in potenziali clienti. I professionisti che scelgono la formula del coworking sono aumentati del 200 per cento nell'ultimo anno, considerando le statistiche a livello mondiale: giornalisti, traduttori freelance, grafici, commercialisti, organizzatori di eventi e creativi. Ognuno alla propria scrivania, con computer, rete wifi condivisa, telefono e fax e tutti disponibili a condividere la sala d'attesa e il caffè al distributore durante la pausa. In Italia il fenomeno ha già riscosso un notevole successo. C'è Cowo, che è una rete di coworking per chi è già operativo con un'attività avviata, ed è ormai molto diffusa sul territorio nazionale nonché in espansione all'estero. L'obiettivo imminente è quello dell'apertura di altri 200 coworking nella sola regione del Lazio. Tutte le novità saranno presentate al CowoCamp 2013, a Milano. E c'è Piano C, progetto nato a Milano ma in prossima apertura anche nella sede di Trieste. Come dimostrato anche dalla scelta del nome, Piano C vuole rappresentare una valida alternativa alle due precedenti soluzioni, il piano A della sola carriera e il piano B della dedizione esclusiva alla famiglia. Piano C coniuga le esigenze e propone anche un servizio di co-baby, uno spazio comune all'interno della struttura e gestito da personale qualificato, dove permettere ai propri figli di giocare con altri bambini mentre si lavora. Piano C propone quest'anno, per la prima volta, una sede estiva con Summer C, all'Idroscalo di Milano. A disposizione 20 postazioni attrezzate e disponibili per un periodo temporaneo, dal 10 giugno al 10 agosto. Innovazione e sperimentazione per la nuova frontiera del telelavoro.