E’ un’Italia sempre più povera: la crisi economica sta opprimendo sempre più i cittadini del nostro paese, con Meridione e Isole ad avere il triste primato delle difficoltà ad arrivare a fine mese. Una ricerca condotta dal Centro Studi della Cna mostra dati allarmanti: 17,3 milioni di italiani si trovano in condizioni di disagio economico e a rischio povertà (i dati fanno riferimento alla fine del 2013), con il 28,4% della popolazione a rischio povertà. Una condizione che fa dell’Italia uno dei peggiori paesi europei: messi peggio di noi nell’Ue c’è solo la Grecia con il 35,7% di persone a rischio povertà. In una condizione simile alla nostra c’è la Spagna con una percentuale del 27,3%, mentre Regno Unito, Germania e Francia vantano numeri decisamente migliori (rispettivamente 24,8%, 20,3% e 18,1%).
Analizzando i dati durante tutto il periodo della crisi economica, si nota come è aumentato di 2,23 milioni il numero di italiani con un tenore di vita al di sotto della soglia di povertà (reddito inferiore al 60% di quello medio). Ovviamente i dati più allarmanti riguardano il Mezzogiorno dove il rischio povertà supera un po’ ovunque il 40% (tranne Sardegna e Abruzzo) con punte del 55% in Sicilia. Situazione difficile anche per Lazio (26,6%), Liguria (24,5%), Marche e Umbria (23,3%) con valori al di sotto della media europea, mentre Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, mostrano numeri vicini alla media dei Paesi nordici.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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