Crisi, italiani sempre più a rischio povertà
- 09/12/2013
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Sono sempre più gli italiani a rischio povertà: tra il 2008 e il 2012, secondo i dati resi noti da Eurostat, i soggetti a rischio povertà o esclusione sociale sono passati dal 25,3% al 29,9%. Si tratta nella maggioranza dei casi si tratta di persone che vivono in famiglie con un reddito disponibile inferiore alla soglia di povertà (60% del reddito medio del Paese): in Italia il 19,4% della popolazione vive sotto tale livello. Altra caratteristica dei soggetti a rischio è la presenza di forti mancanze materiali, quali l’impossibilità di mangiare con regolarità carne e proteine o riscaldare la casa: tale mancanze colpiscono il 24,5% degli italiani. Inoltre il rischio povertà riguarda principalmente famiglie a bassa intensità di lavoro, dove gli under 60 non hanno lavorato più del 20% del totale delle ore in cui potevano lavorare.
In generale la situazione in Italia è davvero critica: il nostro paese si colloca, infatti, al secondo posto tra i paesi a rischio povertà, preceduto soltanto dalla Grecia (34,6% contro il 29,9%). Sul podio anche la Spagna con il 28,2%, seguita da Cipro (27,1%) e Portogallo (25,3%) per quel che riguarda la zona Euro. Uscendo dai confini della moneta unica il quadro non migliora e, infatti, troviamo Bulgaria (49,3%), Romania (41,7%) e Lettonia (36,5%) che sono messe peggio anche della Grecia.
Scritto da Bruno De Santis. -