Giovani, pensioni più basse del 25%

  • 03/12/2015
  • Lavoreranno più a lungo e avranno una pensione meno consistente: non è certo un bel futuro quello che attende i giovani di oggi. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, delinea un quadro a tinte fosche per i ragazzi di oggi durante la presentazione del rapporto Ocse 'Pensions at a Glance 2015': i nostri giovani, infatti, “lavoreranno più a lungo anche in rapporto alla speranza di vita” e le loro pensioni “saranno del 25% più basse di quelle di oggi, tenendo in considerazione gli anni di percezione”. Tali considerazioni sono basate sui dati che arrivano dal Casellario delle pensioni, l'Agenzia delle Entrate, le dichiarazioni Red e da un campione di 5.000 soggetti nati nel 1980 estratti casualmente tra quelli che hanno preso parte al progetto 'La mia pensione'.
    Attualmente – ha spiegato Boeri – “i redditi da pensioni hanno superato meglio la crisi rispetto a quelli dei lavoratori, con la conseguenza che la povertà è aumentata tra i non pensionati”. In futuro però le cose non andranno bene: “Ci saranno problemi di adeguatezza e difficoltà per chi perderà il lavoro sotto i 70 anni”. Per questi servirà una risposta importante, altrimenti il rischio è quello di veder crescere i poveri.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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