La crisi economica che da cinque anni ormai rende difficile la ricerca del lavoro in tutto il mondo, si abbatte soprattutto sui giovani: in Italia, ad esempio, si è assistito a una diminuzione delle offerte per i giovani del 40% e gli impieghi per gli under 30 sono quelli meno remunerati, protetti e stabili. Negli stessi anni si è assistito a un cambiamento dei lavori svolti dai giovani: oggi entrare nel mondo del lavoro per gli under 30 significa essere commessi, addetti agli scaffali, cassieri, camerieri e operatori di telemarketing.
Sono questi gli impieghi per i quali i direttori del personale ricercano i giovani, secondo uno studio realizzato da Unioncamere: nel 2013 oltre ventimila under 30 sono riusciti a trovare lavoro come addetti alle vendite. Si va dal tradizionale porta a porta al telemarketing, dai commessi dei grandi centri commerciali agli addetti alle vendite online.
A seguire tra i lavori trovati dai giovani ci sono gli addetti alle attività di ristorazione: oltre 13mila under 30 hanno trovato impiego in questo campo. Si va dai camerieri ai baristi e poi: personale di cucina, cuochi di bordo, operatrici di mensa, banconieri di gelaterie e pizzerie al taglio, addetti alle tavole calde.
Una parte meno consistente di giovani è riuscita a trovare un lavoro di ufficio: ottomila le persone con meno di 30 anni che hanno trovato un impiego come addetti alla segreteria, al controllo delle presenze del personale, al back office, amministrativi. Sono quattromila invece i giovani che hanno trovato lavoro nella logistica (magazzinieri, addetti al carico e scarico merci, addetti alla compilazione delle bolle).
Un quadro non certo splendente che vede i giovani con un titolo di studio più basso pagare le conseguenze maggiori: una tendenza che sarà confermata anche negli ultimi mesi del 2013, quando il 39,2% di assunzioni di laureati riguarderà gli under 30.
Scritto da Bruno de Santis