Imposta di registro, le novità del 2014
- 07/01/2014
-
Con l’arrivo del 2014 sono entrate in vigore le nuove regole sull’imposta di registro che dovrà essere pagata da chi compra casa sul valore catastale dichiarato nel rogito: i cambiamenti produrranno effetti positivi per gli acquisti delle abitazioni principali da privati, penalizzando le compravendite dei piccoli fabbricati.
Per l’abitazione principale comprata da venditori privati l’imposta di registro scenderà dal 3 al 2% del valore dichiarato nel rogito; in calo anche le imposte ipotecarie e catastali che sono applicate in somma fissa e passano da 168 euro a 50 euro ciascuna. Piccoli vantaggi anche per chi compra da un privato una seconda casa: l’imposta di registro sale al 9% (rispetto al 3-8% del 2013), ma l’imposta ipotecaria e catastale passano dal 2% e 1% del valore catastale dell’immobile a un importo fisso di 50 euro ciascuna.
Per chi compra dai costruttori invece la situazione è più complicata: per le prime case con lavori ultimati da meno di quattro anni, il compratore pagherà l’iva al 4%, mentre l’imposta di registro sale da 168 a 200 euro; incremento simile anche per la tassa catastale e quella ipotecaria. Se però la prima casa viene acquistata da un costruttore dopo 4 anni dall'ultimazione dei lavori, non viene applicata l’Iva e ci sarà la nuova imposta di registro ridotta dal 3 al 2%. Aumentano invece da 168 a 200 euro ciascuna l' imposta catastale e ipotecaria. Per gli acquisti di seconda casa dai costruttori, per abitazioni con lavori terminati da meno di 4 anni, l’Iva resta al 10%, mentre l’imposta di registro sale da 168 a 200 euro e lo stesso incremento è applicato alla tassa catastale e quella ipotecaria; nel caso i lavori siano terminati da più di quattro anni, si applicherà lo stesso regime valido per le seconde case acquistate da privati. Nella nuova imposta di registro si dovrà comunque corrispondere un importo minimo di mille euro.Scritto da Bruno De Santis. -