Imprese, allarme Confcommercio: 12 mila aziende in meno
- 06/06/2014
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Nessun segnale positivo per le imprese italiane: secondo l’Ufficio studi della Confcommercio nei primi tre mesi del 2014 si contano 12mila imprese in meno. Nell’80% dei casi si tratta di imprese di settori non alimentari, in particolare dell’abbigliamento. Inoltre, aumenta la differenza tra nord e sud del paese: nel Mezzogiorno, infatti, a livello di consumi serviranno oltre 11 anni per tornare ai livelli pre-crisi. Un piccolo recupero si avrà soltanto nel 2015 quando si potrà registrare un + 0,9% del Pil e un aumento dei consumi dello 0,7%.
Come mostrato dai dati di Confcommercio, nonostante la crescita della fiducia non si hanno miglioramenti per quanto riguarda consumi e investimenti: così tra il 2007 e il 2013 si è assistito a una riduzione di oltre 3.100 euro del prodotto procapite e da qui al prossimo anno non sono previsti miglioramenti.
In tale situazione la cosa da fare, secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli è “attuare le riforme”, “agire con celerità, fermezza, efficacia”: riforme che devono riguardare soprattutto la spesa pubblica che “presenta ancora ampi margini di riduzione e riqualificazione”. Tagli quindi, ma che devono essere “reinvestiti per offrire servizi degni di un paese civile a tanti cittadini che sono praticamente esclusi dalla fruizione dei principali servizi pubblici”.
Scritto da Bruno De Santis. -