Italia, con i figli aumenta la povertà
- 06/05/2014
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Ci vogliono quasi 500mila famiglie operai messe insieme per raggiungere il patrimonio dei dieci uomini più ricchi d’Italia: è quanto emerge da un’analisi del Censis, secondo la quale duemila italiani ultraricchi dispongono di un patrimonio pari a 169 miliardi di euro, ovvero quello posseduto dal 4,5% dell’intera popolazione.
Ma l’analisi del Censis mette in mostra altre diseguaglianze: il divario tra ricchi e poveri è stato aggravato dalla crisi, così oggi un dirigente ha uno stipendio più alto di 5,6 volte quello di un operaio, mentre venti anni fa era di tre volte più elevato. Ancora: un libero professionista guadagna 4,5 volte di più di un operaio (4 volte venti anni fa), mentre un imprenditore guadagna tre volte di più di un operaio. Differenze significative anche tra nord e sud: nel mezzogiorno il rischio di povertà è pari al 33,3%, tre volte in più rispetto al nord (10,7%) e il doppio rispetto al centro (15,5%). Nel sud c’è anche un maggior rischio di finire indebitati rispetto al nord e al centro. Inoltre, anche la presenza di bambini incide sulla ricchezza o povertà di una famiglia: la nascita del primo figlio aumenta di poco il rischio di finire in povertà (13,1% contro l’11,6%), ma la nascita di un secondo figlio fa addirittura raddoppiare la possibilità di finire in povertà (20,6%). La presenza di figli fa anche aumentare il rischio di contrarre debiti (15,7% contro il 6,2% delle coppie senza figli).
Scritto da Bruno De Santis. -