Le imprese straniere non conoscono crisi: alla fine del 2013 erano in attività oltre 40mila nel commercio al dettaglo in sede fissa, facendo registrare un incremento del 9,2%. Tale dato si scontra con quello totale delle imprese del settore per il quale, invece, si è avuta una diminuzione dell’1,5%: questi i numeri che emergono da unno studio dell’ufficio economico Confesercenti. Non cambiano le cose per le imprese ambulanti: la crescita in questo settore è stata del 15,6%.
Inoltre, l’incidenza delle imprese straniere sul titolo del commercio al dettaglio nei negozi è cresciuta dal 5,1% del 2011 al 6,2% del 2013, anche se i dati non sono omogenei per le varie aree del territorio nazionale e per i vari comparti: ad esempio nel commercio ambulante, c’è un’impresa straniera ogni due (46,8%), mentre nel commercio al dettaglio alimentare soltanto il 6,2% delle aziende sono ‘straniere’. Stessa percentuale per il commercio nel suo complesso.
Dato interessante quello che riguarda le frutterie: nel settore del commercio di frutta e verdura, il 9,9% di imprese è straniera, una percentuale che nel Lazio sale fino a superare il 30%. Infine, nel dettaglio non alimentare specializzato le imprese straniere arrivano al 5,4% con una contrazione rispetto al 5,1% registrato nel 2011.
Scritto da Bruno De Santis.