Lavoro, allarme sommerso: toccata quota 275 miliardi

  • 26/09/2014
  • E’ compreso tra i 255 e i 275 miliardi il valore del lavoro sommerso in Italia: una cifra pari a una percentuale tra il 16,3% e il 17,5% del pil. Questi i dati diffusi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, durante un'audizione alla commissione parlamentare sull'anagrafe tributaria. Orlandi parla di numeri preoccupanti e punta l’indice contro il contante che “alimenta le possibilità di sviluppare economia sommersa, di conseguenza la riduzione del contante rappresenta una delle chiavi per la lotta all'evasione". Nel nostro paese invece l’utilizzo della moneta contante è ancora molto elevato: l’82% delle transazioni viene effettuato così, per un valore pari al 67% del totale.
    Ecco allora che il direttore dell’Agenzia delle Entrate, spinge per un “incremento nell'uso delle carte di pagamento” che può avere “un impatto positivo sia sulla riduzione del sommerso e, di conseguenza, sulle entrate fiscali, e ancora di più sui costi di gestione del contante, stimati in circa 4 miliardi l'anno per il settore bancario”. Orlandi parla della necessità della fatturazioni elettronica e spiega: “Oggi i consumatori non hanno benefici dalla tracciatura delle proprie spese. Una delle principali azioni utilizzate all'estero per contrastare il sommerso è stata il riconoscimento di un incentivo all'utilizzo delle carte di pagamento".
    Infine, Orlandi rimarca anche la necessità di semplificare gli adempimenti contabili e fiscali a carico dei contribuenti.

    Scritto da Bruno De Santis.

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