Occupazione in aumento in Europa: le ultime rilevazioni OCSE offrono uno squarcio di speranza per il Vecchio Continente che sembrerebbe aver intrapreso la strada che porta fuori dalla crisi. Per il momento si tratta soltanto di un piccolissimo passettino, visto che l’occupazione nel quarto trimestre del 2014 ha segnato nell’Eurozona un aumento di 0,1% rispetto al terzo trimestre 2014, salendo al 64,1%. Rispetto allo scorso anno l’incremento è stato dello 0,6%, il doppio rispetto al 2013. In totale, nell’area Ocse l’occupazione è arrivata al 65,9% con una crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al precedente trimestre. I segnali migliori arrivano da Stati Uniti, Canada e Regno Unito: qui il tasso di occupazione ha raggiunto rispettivamente il 68,5%, il 72,5% e il 72,2%, facendo registrare gli incrementi maggiori. Numeri positivi per i Paesi dell’Est Europeo (Ungheria, Estonia, Polonia Slovacchia) e anche per la Spagna dove il tasso di occupazione mostra un aumento di 1,6 punti percentuali salendo al 56,7%. Dati contrastanti per quanto riguarda, invece, il tasso di occupazione giovanile: in generale si è arrivato al 39,9% con una crescita dello 0,6%, frutto però di un grande aumento del numero di giovanioccupati negli Stati Uniti (1,5 punti percentuali) e una situazione stabile in Europa (nell’Eurozona si è fermi al 30,8%).
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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