Lavoro, aumento gli immigrati
- 10/01/2014
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Il 2013 si è chiuso con il bilancio positivo per le picole e medie imprese: l'occupazione è tornata a crescere, facendo segnare un +1,60%. Questo grazie sopratutto all'aumento degli addetti stranieri, che hanno fatto registrare un +0.93%. A spingere le imprese ad assumere stranieri è soprattutto l'assenza della manodopera italiana, ma anche la disponibilità dei lavoratori stranieri a svolgere mansioni più dure e lavorare di più.
Questi dati sono stati ottenuti con un'indagine della Fondazione Leone Moressa che ha preso in considerazione mille aziende italiane con meno di 20 addetti. La parte d'Italia con il maggior aumento di lavoratori stranieri è il Nord-Ovest (+3,68%), mentre il settore che ha registrato l'incremento maggiore è quello dei servizi alle persone (+2,53%).
Per l'anno appena cominciato le previsioni non sono positive: il numero totale di addetti rimarrà sostanzialmente invariato (-0,03%), mentre il numero di lavoratori stranieri dovrebbe far segnare un piccolo aumento (0,52%).
Vediamo un po' di dati generali: attualmente più di un lavoratore su cinque è straniero (23,9%), mentre il 43,4% delle aziende ha un dipendente non italiano. Nella maggioranza dei casi si tratta di persone provenienti da Paesi europei (oltre il 60%), mentre il 26,9% proviene dall'Africa, il 7,8% dall'Asia e il 2,6% dall'America. Le nazioni più rappresentate sono Romania (14,5%), Albania (13,0%) e Marocco (8,3%).Scritto da Bruno De Santis.
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