Lavoro, battaglia per l’articolo 18: la proposta della minoranza Pd

  • 25/09/2014
  • Mercoledì 24 settembre il Jobs Act arriva nell’aula del Senato, ma il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro del governo Renzi già impazza da giorni: è soprattutto all’interno del Pd che gli animi sono in fermento e la discussione verte in particolare sull’articolo 18. La minoranza Dem ha presentato sette emendamenti per modificare alcuni punti del Jobs Act e uno di questi riguarda proprio il reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa: i 40 senatori che hanno presentato l’emendamento vorrebbero far scattare lì articolo 18 i neoassunti l’articolo 18 dopo tre anni, invece dei 10 che prevedrebbe il governo. La minoranza dem non ha intenzione di modificare nel complesso la riforma, ma chiede dei miglioramenti al Governo: “Non mettiamo in discussione l’impianto delle delega né facciamo imboscate in parlamento: vogliamo migliorare il testo con contributi costruttivi”, la spiegazione di Maria Cecilia Guerra, prima firmataria degli emendamenti. E se dalla maggioranza del Pd arriva una tiepida apertura alla possibilità di modifiche, un no secco agli emendamenti arriva da un altro partito di Governo, il Nuovo Centro Destra: Maurizio Sacconi ha parlato, infatti, di modifiche irricevibili dalle quali “emerge una visione vecchia ed ideologica. Noi non le voteremo mai”.

    Scritto da Bruno De Santis.

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