Lavoro, boom di contratti a tempo indeterminato
- 13/05/2015
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Più assunzioni che licenziamenti e soprattutto boom di contratti a tempo indeterminato: è questo il quadro dipinto dall’Inps relativo ai primi tre mesi 2015. Il saldo tra attivazioni e cessazioni fa segnare un incoraggiante +319.873 unità, ma il dato migliore riguarda i contratti a tempo indeterminato che hanno registrato un aumento di 203.151: in particolare i nuovi rapporti a tempo indeterminato sono stati 470.784, con un aumento di 91.277; a questi vanno aggiunti le trasformazioni dei contratti a termine che sono state 122.645 e quelle dei rapporti di apprendistato (26-396), arrivando così a 619.000 attivazioni di contratti stabili.
Ovviamente entusiasta il premier Renzi che attribuisce i numeri positivi all’azione del governo, in particolare l’entrata in vigore del Jobs Act. Di tutt’altro avviso la Cgil che parla di ‘regalo alle imprese’ con riferimenti agli sgravi contributivi concessi anche per le trasformazioni e non solo per le nuove attivazioni. Positivo invece il commento della Cisl, mentre la Uil chiede interventi per far ripartire gli investimenti come strumento per uscire dalla crisi.Tali dati riguardano solo l'occupazione subordinata e non comprendono i lavoratori domestici, quelli pubblici e gli operai agricoli.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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