C’è chi va in trattoria, chi invece preferisce portarsi il cibo a casa e chi ancora mangia senza alzarsi dalla scrivania: la paura pranzo cambia in base al Paese del lavoro. Se è ormai assodato che staccare un po’ dal lavoro durante l’arco della giornata fa bene, non tutti seguono questo consiglio. Un ritratto delle usanze dei lavoratori durante la pausa pranzo arriva dalla settima edizione di “Barometro Food”, indagine di Edenred che ha coinvolto 7 Paesi (Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Portogallo).
Vediamo qualche risultato: in Italia il 50,5% dei lavoratori vorrebbe essere invogliato dalle aziende a fare attività fisica, il 46,2% si accontenterebbe dell’acqua,mentre il 38,7% gradirebbe un cesto di frutta di stagione. Ancora: per il 24,9% dei lavoratori italiani intervistati non sarebbe male poter avere in ufficio un luogo dove rilassarsi, mentre il 23,2% gradirebbe dei consigli nutrizionali.
Per quanto riguarda più specificamente la pausa pranzo, in Italia è impossibile saltarlo: lo fa soltanto l’1,6% dei lavoratori intervistati, contro una media del 2,8% e un picco del 4,2% toccato in Belgio. In particolare, il 59% degli italiani si reca a ristorante (percentuale più alta di tutta Europa), mentre il 22% lo fa restando seduto sulla propria scrivania e il 19% nella sala comune.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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