L’Italia è tra i paesi europei con il più basso divario salariale tra uomini e donna: nel nostro paese, secondo i dati della Commissione europea, il divario è del 6,7%, percentuale decisamente bassa se confrontata con la media Europea (16,4%) e gli altri grandi paesi occidentali. In Gran Bretagna il divario tocca il 19,1%, in Germania arriva al 22,4% e in Francia si assesta al 14,8%; anche negli Stati Uniti le donne guadagnano il 13% in meno dei loro colleghi uomini. Allora il nostro è un paese per donne? Non è proprio così, nonostante i dati lascino pensare proprio questo: il ‘trucco’ è nell’alta percentuale di donne che non lavorano. I dati della commissione europea, infatti, non tengono conto del basso tasso di occupazione femminile (46%): le medie sul salary gap quindi sono calcolate considerando un campione che comprende in misura maggiore donne laureati, mentre trascura quelle che in caso di accesso nel mondo del lavoro avrebbe un salario basso. Se tale confronto fosse fatto non soltanto su grandi aziende e professionalità elevate, ma considerando anche le professionalità più basse, in Italia ci sarebbe lo stesso gap evidenziato nel resto d’Europa. Ma le cattive notizie non sono finite: analizzando i dati grezzi, infatti, si nota come il divario tra il salario degli uomini e quello delle donne invece di diminuire, come sta accadendo in tutti i paesi europei, aumenta. Prendendo come riferimento i dati Eurostat, si è passati dal 4,9% del 2008 al 5,5% del 2009 per finire al 6,7% del 2014.
Scritto da Bruno De Santis.