Lavoro e sonno vanno di pari passo: la qualità del riposo è fondamentale anche per la qualità del proprio lavoro. E’ dimostrato, infatti, che più (e meglio) si dorme e più si è produttivi durante l’orario di lavoro. Un’indagine compiuta dai Centres for disease control and prevention americani ha evidenziato come se i lavoratori che dormono sei ore, riuscissero a risposarne sette, il Pil degli Stati Uniti guadagnerebbe 226 miliardi di dollari.
Ma quali sono i mestieri in cui si dorme di più? La classifica vede al primo posto Agricoltori, pescatori, cacciatori e guardie forestali: certo c’è da svegliarsi presto ma almeno la sera il lavoro resta fuori dalla porta di casa e il sonno ristoratore è senza pensieri. A seguire si trovano gli insegnanti, formatori, bibliotecari, archivisti: terminato il lavoro possono fare quel che vogliono durante il resto del giorno (e della notte). Poi troviamo assistenti sociali e lavoratori socialmente utili, appagati dall’aver aiutato il prossimo. A chiudere la lista delle professionisti in cui si dorme di più ci sono scienziati e matematici/informatici.
Per quanto riguarda, invece, i mestieri a rischio insonnia il posto di onore spetta alle professioni sanitarie: medici, ostetriche, infermieri non sono professioni che conciliano il sonno. Stesso discorso anche per gli addetti alla produzione e ai cuochi: oltre alle ore da trascorrere in cucina, c’è da fare la spesa, preparare, presenziare in sala. Infine, le forze armate, i pompieri e la protezione civile.
Redazione giornalistica
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