Dalla Lettonia all’Islanda: est e nord Europa sono le mete da preferire per le donne che vanno alla ricerca di un lavoro. Sono qui, infatti, che si trovano la maggioranza dei Paesi dove l’occupazione femminile è maggiore di quella maschile. Secondo l’analisi condotta da Population reference Bureau, organizzazione no-profit, sono 17 i Paesi del mondo dove le lavoratrici superano la metà della forza lavoro non agricola.
In generale la media mondiale di donne impiegate non in agricoltura è del 34%: si va dal 20% dell’Asia al 48% di Europa e Nord America. In Italia le donne rappresentano il 46% dei lavoratori non agricoli, cifra molto distante da quella della Moldova che primeggia in questa particolare graduatoria con il 56%: nella top ten dei Paesi adatti alle donne ci sono anche Guadalupa (54%), Lettonia, Lituania e Seychelles (53%), Bahamas, Barbados, Cipro, Estonia, Finlandia, Irlanda (52%).
Dall’altro versante troviamo molti Paesi arabi tra quelli con la più bassa percentuale di donne lavoratrici: Iraq e Yemen con il 12%, Pakistan, Qatar con il 13%, Arabia Saudita con il 14%, Iran con il 15%, Giordania, Palestina e Siria con il 16%.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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