Nessuna variazione delle retribuzioni contrattuali orarie tra agosto e settembre: lo comunica l'Inps, specificando come su base annuale si è, invece, registrato un aumento dell'1,2%. Entrando nel dettaglio dei dati comunicati dall'Istituto previdenziale, nel settore privato le retribuzioni a livello tendenziale hanno avuto un incremento di 1,8 punti percentuali, mentre la pubblica amministrazione ha registrato ancora una volta una variazione nulla. In generale, da gennaio a settembre 2015, la retribuzione oraria media è crescita dell'1,1% rispetto agli stessi nove mesi dell'anno precedente.
Analizzando le retribuzioni dei vari settori si nota come quelli che presentano gli aumenti tendenziali maggiori sono: tessile, abbigliamento e lavorazioni pelli con il 4,5% in più; agricoltura (3,9%); energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%). Nei restanti settori, invece, variazioni nulle per credito e assicurazioni, alimentari, bevande e tabacco.
Per quanto riguarda i contratti, invece, la percentuale dei dipendenti in attesa di rinnovo a fine settembre è del 38% a livello globale e scende al 19,9% nel settore privato. Infine, i lavoratori devono attendere in media 57,3 mesi per il rinnovo, durata che scende a 40 mesi nel settore privato.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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