“Puntate sui campi”: sembra essere questo il suggerimento della maggioranza dei genitori italiani ai propri figli. Secondo uno studio realizzato dal Censis, in collaborazione con Cia-Confederazione italiana agricoltori, ben l’86% degli italiani consiglierebbe al proprio figlio di diventare agricoltore e molti giovani pensano proprio a questa strada per assicurarsi una prospettiva di lavoro. Il dato mostra come un italiano su due coltiva un orto, percentuale che tra i giovani sale al 51,2%. In molti, inoltre, sono al lavoro per trasformare il proprio hobby in un lavoro: dal 2010 ad oggi, sono stati 17mila i nuovi imprenditori che hanno dato vita a un’impresa agricola e che hanno meno di 30 anni. In particolare, negli ultimi cinque anni il 15% delle startup nate nel settore agricolo è stata costituita da giovani; una percentuale che è del 14,9% nell’agricoltura e del 18,3% nell’agroalimentare.
Ma non sono solo i giovani a puntare sull’agricoltura: il 10,1% degli imprenditori che hanno avviato un’azienda negli ultimi tre anni ha puntato su questo campo. Negli ultimi cinque anni sono nate 117mila nuove attività nel comparto, di cui 106 mila sono in ambito agricolo e quasi 11 mila in quello agroalimentare. Analizzando il livello d’istruzione dei nuovi imprenditori del settore, quelli con più di 40 anni si sono fermati in maggioranza prima dei diploma (38% con licenza elementare e 31,2% quella media); tra i 25-39enni, invece, il 45,3% è in possesso di un diploma di scuola superiore e l'11,2% ha una laurea.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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