Lavoro, i giovani sognano l’estero
- 16/04/2014
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Stanchi di un paese che non offre grandi opportunità lavorative, i giovani italiani si mostrano sfiduciati e pessimisti: uno studio condotto dalla business school Istud intervistando oltre tremila giovani di tutto il mondo ha mostrato come l’84,5% degli italiani tra i 18 e i 35 anni considera scarse le proprie prospettive lavorative, una percentuale decisamente alta anche tra chi ha almeno una laurea triennale.
Sarà proprio a causa del clima di sfiducia che accompagna il nostro paese che ben il 41,6% dei giovani italiani afferma di voler andare a lavorare all’estero “per fuggire da un presente scoraggiante”, mentre tra gli stranieri soltanto il 27,9% andrebbe via per “cercare un futuro migliore”. Sempre in tema di scoramento, i giovani italiani non aspirano a frequentare un master: vorrebbe farlo soltanto l’11,3% dei giovani del nostro paese contro il 35% degli stranieri. La motivazione? Guardando le differenze di retribuzione tra un dottore di ricerca in Italia e all’estero è facile capirla: nel nostro paese un dottore di ricerca guadagna 20mila euro l’anno, mentre all’estero la cifra sale fino ad arrivare a 29mila euro.
E l’Italia non è neanche più un paese attraente per gli stranieri: le nostre imprese sono considerate disorganizzate, caotiche e non meritocratiche e le grandi firme conosciute lontano dallo Stivale sono solo Fiat, Ferrari e i marchi della moda.
Scritto da Bruno De Santis. -