Lavoro, i mestieri a rischio
- 17/02/2014
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La tecnologia non è soltanto un bene: se il settore tecnologico è tra quelli che registra le migliori performance, ci sono anche degli svantaggi dallo sviluppo della tecnologia. A dirlo è una ricerca firmata da Carl Benedikt della Oxford Martin School e Michael A. Osborne del dipartimento di scienze ingegneristiche dell’Università di Oxford. Tale studio ha voluto calcolare la percentuale di computerizzazione di oltre seicento tipi di lavoro monitorati dal Bureau of Labour Statistics degli Stati Uniti: ebbene, il 47% dei lavori è a rischio. In pratica quasi la metà degli impieghi potrebbe essere svolto da macchine. Prendendo in considerazione i dieci lavori in maggior crescita, la probabilità di perdere dei posti a favore delle macchine è maggiore per segretarie e assistenti amministrativi (96%), seguito da commessi, camerieri e personale specializzato nelle preparazioni alimentari (92%), assistenti personali nell’ambito salute (74%), muratori e addetti alle costruzioni (71%), inservienti e addetti alle pulizie (66%) e addetti alle relazioni con il pubblico. Tra i mestieri meno a rischio infermieri (0,9%), assistenti medici (9%) e assistenti domiciliari (39%). Conti alla mano dei 3,5 milioni di posti di lavoro che si potrebbero aprire nei prossimi dieci anni, il 60% è automatizzabile per almeno due terzi.
Scritto da Bruno De Santis. -