Lavoro, il mare non conosce crisi
- 15/05/2014
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Il lavoro viene dal mare: secondo i dati di 'Blues Economy', terzo rapporto sull'economia del mare, tra il 2009 e il 2013 non si è verificata alcuna perdita di occupazione. Se in generale si è assistito a un calo del numero di occupati pari al 2,9%, per quanto riguarda l'economia del mare c'è stata invece una crescita del 3,1%, con 24.300 nuovi lavoratori.
Nel triennio 2011-2013 inoltre, il numero di imprese è salito di 3.500 unità, una crescita pari al 2% contro il calo dello 0,9% registrato nell'economica generale. Un ruolo fondamentale in tale crescita lo hanno recitato sicuramente la tutela ambientale e il turismo: strutture ricettive e della ristorazione assorbono, infatti, circa un terzo dell'occupazione legata al mare; a seguire troviamo poi la cantieristica, la filiera ittica e le attività sportive e ricreative. Se si prendono i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio si nota come il 55,7% delle aziende è legata al turismo (oltre centomila attività), considerando i servizi di alloggio, la ristorazione e le attività sportive e ricreative; la filiera ittica occupa il secondo posto con il 18,9%, mentre la cantieristica si ferma al 15,7%.
Il mare è un importante fattore economico soprattutto nelle regioni meridionali: al centro-sud ci sono, infatti, il 64% degli occupati nell'economica marina.
Scritto da Bruno De Santis. -