Lavoro, il sogno è un’attività in proprio
- 18/12/2013
-
Mettersi in proprio: questo il rimedio alla crisi sognato dagli italiani. Il 69% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’autoimprenditorialità, una percentuale in linea con quella europea ma in calo rispetto alla rivelazione fatta nel 2012 quando si toccava il 74%. I dati emergono da un’indagine condotta da Gfk e Università tecnica di Monaco per conto di Amway, multinazionale statunitense di vendita diretta.
Fin qui le risposte a livello teorico, perché poi la percentuale cala alla domanda ‘avvieresti davvero un’attività in proprio?”: a rispondere sì è stato il 41% di italiani, contro il 37% del resto d’Europa. A spingere gli italiani a mettersi in proprio c’è la voglia di indipendenza dall’attuale datore di lavoro (41%), ma c’è anche una parte che considera l’apertura di un’attività come una opportunità di reinserimento nel mercato del lavoro (17%).
A questi numeri però non corrisponde una crescita di nuove attività in Italia: a frenare il passaggio dal sogno alla realtà è la paura di fallire. Il 91% di italiani ha, infatti, teme il fallimento e il 29% proverebbe a cimentarsi soltanto con un business a basso rischio: percentuali decisamente più alte rispetto al resto d’Europa dove il 73% degli intervistati ha paura di non farcela e il 24% del campione punta su attività a basso rischio. Per far passare la paura occorrerebbero finanziamenti pubblici e prestiti (46%) ma anche meno burocrazia (45%).
Scritto da Bruno De Santis. -