Lavoro, in aumento licenziamenti per maternità

  • 15/05/2015
  • Sembra incredibile nel ventunesimo secolo, eppure le donne devono ancora pagare a caro prezzo sul posto di lavoro una gravidanza: secondo uno studio dell’Osservatorio Nazionale Mobbing, infatti, sono aumentati i casi di mobbing da maternità. Negli ultimi cinque anni si è registrata un’impennata pari al 30%: soltanto considerando gli ultimi due anni sono addirittura 800mila le donne licenziate o costrette alle dimissioni e di queste sono 350mila quelle discriminate per la maternità o per aver richiesto una migliore conciliazione tra vita privata e professionale.
    Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio, il 40% delle donne è colpito dal mobbing post partum e sono tante quelle che non possono dar voce alla propria situazione a causa della mancanza delle possibilità economiche per avviare delle azioni legali. In particolare ad essere colpite sono soprattutto operaie e impiegate, ma casi di discriminazione si registrano anche per manager e professioniste.
    Insomma, i problemi delle donne connesse alla maternità sembrano non fare distinzione di ceto sociale e professione: una triste realtà che accomuna tutte le lavoratrici italiane e le pone davanti al bivio tra mettere su famiglia e continuare la propria carriera.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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