Lavoro, in calo l'occupazione per i laureati
- 10/03/2014
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Laurearsi conviene ancora, ma chi prende l'agognato titolo di studio non se la passa certamente molto meglio di chi invece si è fermato al diploma: a dirlo sono i dati del sedicesimo rapporto di Almalaurea: tra i laureati di primo livello, ad esempio, il tasso di occupazione è calato del 4% nell'ultimo anno e del 16% rispetto al 2008. Ad un anno dalla laurea, il 66% di chi è uscito dalla triennale lavora o almeno fa uno stage retribuito; per quanto riguarda invece i laureati magistrali, lavorano il 70%: rispetto allo scorso anno la contrazione è stata del 2%, mentre rispetto al 2008 il calo è stato dell'11%. Va peggio però ai laureati del vecchio ordinamento: in questo caso la diminuzione dell'occupazione rispetto allo scorso anno è stata del 3%, mentre rispetto al 2008 si è assistito a un crollo del 23% con solo il 57% di laureati che trovano un lavoro a un anno dal titolo di studio. Se cala l'occupazione cresce la disoccupazione che si attesta tra il 22,9% dei laureati magistrali e il 26,5% dei laureati triennali.
A complicare le cose c'è anche il tipo di rapporto di lavoro instaurato: meno di un laureato su due ha un lavoro stabile (il 41% dei laureati brevi, il 35% degli altri). Cifre ancora meno incoraggianti per quanto riguarda le retribuzioni: un laureato arriva a guadagnare all'incirca mille euro la mese, con un calo rispetto al 2008 per quanto riguarda le retribuzioni reali (cioè viene considerato anche il potere d'acquisto) del 20%.
La buona notizia però c'è e riguarda i laureati con lavoro a cinque anni dal conseguimento del titolo di studio: per le lauree magistrali si raggiunge l'87%, mentre per le lauree a ciclo unico si tocca il 90%.
Scritto da Bruno De Santis.
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