Va all’Italia la maglia nera dei lavoratori inattivi: nel nostro paese, infatti, c’è il più alto numero d’Europa di potenziali lavoratori che non cercano un’occupazione. Sono ben il 13,6% gli italiani disponibili a lavorare ma inattivi: di questi il 60% sono donne. Cifre che fanno dell’Italia il paese con la più alta percentuale di inattivi: meglio di noi ci sono anche Croazia (9,6%), Bulgaria (7,6%) e Finlandia (7,4%), tutti paesi che registrano un numero di inattivi più alto della media Europea che è del 4,8% con il 57% di donne.
Numeri invece positivi riguardano i lavoratori part-time sottoccupati: in Italia sono il 18,3% di cui il 61% contro una media europea del 22,2%, pari a 9,8 milioni di persone assunte con contratto part-time (sui 44,1 totali) che vorrebbero lavorare di più. Anche per questa statistica le donne pagano il prezzo più elevato: le sottoccupate sono il 67%. A livello generale, in questo caso la maglia nera spetta alla Grecia (72,1%), seguita da Cipro (65,9%) e Spagna (57,3%).
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
RIPRODUZIONE RISERVATA