Lavoro, in Italia lo stipendio non basta
- 23/01/2014
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Il 12% di italiani occupati non riesce a vivere con il proprio stipendio: è quanto emerge dal rapporto dell’Unione Europea sull’occupazione. Una situazione critica che colloca il nostro paese tra quelli messi peggio, superato solo da Romania e Grecia dove la percentuale supera il 14%. Due paesi però che erano messi male già nel 2008, mentre l’Italia da allora è la nazione che ha evidenziato il maggior declino della situazione sociale di chi lavora. In tutta Europa la situazione dal 2010 ad oggi è peggiorata e i cali maggiori ci sono stati in Grecia, Spagna, Italia, Irlanda, Cipro e Portogallo dove si sono superati i cinque punti percentuali. Come si legge sul rapporto dell’Unione Europea, nel Vecchio Continente dal 2008 al 2012 il numero di persone a rischio povertà ed esclusione è salito di 7,4 milioni, toccando quota 125 milioni (cioè un quarto della popolazione europea). Italia, Grecia e Irlanda sono i paesi che hanno fatto registrare il declino maggiore.
Il nostro paese spicca per la crescita di disoccupazione e povertà, ma non solo: l’Italia è la nazione con la percentuale più basso di reinserimento lavorativo. Nel Bel Paese, infatti, chi perde un lavoro ha soltanto il 14%-15% di possibilità di trovarne un altro entro l’anno: nessuno dei restanti 27 paesi dell’Unione Europea ha presentato una percentuale più bassa.
Scritto da Bruno De Santis. -