Lavoro, la birra diventa un’opportunità

  • 10/12/2013
  • Il lavoro? Rimedialo con una birra! Le ‘bionde’ sono un settore trainante dell’economica europea e hanno un discreto successo anche in Italia: nel Vecchio continente le birre danno lavoro a due milioni di persone, 136mila e cento in Italia (il 7%) dove si è assistito a una crescita del 17,5% tra il 2010 e il 2012. In totale il settore delle birre contribuisce con 53 miliardi di entrate fiscale (dati riferiti al 2012) alla ricchezza del sistema Europa; in Italia invece le entrate fiscali derivanti dal settore delle birre sono 4,16 milioni di euro con un +4,8% rispetto al 2010 quando il prelievo si è fermato di poco sotto ai quattro milioni.

    Proprio la pressione fiscale è al centro della richiesta fatta dai rappresentati degli oltre quattromila produttori di birra europei che si sono riuniti a Bruxelles: occorre mettere un freno alle tasse per far in modo che il settore continui nella sua crescita e a generare posti di lavoro. In Italia nell’ultimo biennio c’è stato un saldo positivo di 1.400 posti di lavoro, tutti nell’ambito della produzione, grazie alla crescita delle imprese artigianali. Numeri positivi che si sono ottenuti nonostante il nostro paese sia tra i peggiori consumatori di birra: l’Italia ha, infatti, il più basso consumo procapite di birra in Europa insieme alla Francia (30 litri rispetto alla media europea che arriva a 65/70 litri).

    Scritto da Bruno De Santis. 

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