Lavoro, la crisi la pagano i diplomati
- 24/04/2014
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Sono i diplomati ad aver subito gli effetti maggiori della crisi, almeno in Piemonte: una ricerca dell’Ires Piemonte mostra come nel Nord tra il 2008 e il 2012 il tasso di occupazione tra i diplomati è sceso di ben 18 punti percentuali, mentre tra i laureati il calo è stato del 7%. Tendenza confermata anche in Piemonte dove il numero di diplomati occupati è diminuito dell’8%.
In particolare sono i diplomati nei licei a non svolgere un’attività lavorativa: soltanto il 25% ha un lavoro, anche se la stragrande maggioranza di questi diplomati prosegue gli studi. Va molto meglio per i ragazzi usciti da un istituto professionale: il 79% svolge un’attività lavorativa retribuita. Tra chi lavora, il 2% è un autonomo, il 14% ha un lavoro parasubordinato e l’84% un lavoro dipendente.
Nel futuro, sempre in riferimento al Piemonte, il 44% delle assunzioni previste riguarderà diplomati: la maggioranza sarà destinata a titoli di studi ben precisi, soprattutto diploma tecnico-commerciale, meccanico, socio-sanitario e turistico-alberghiero.
Tornando ai dati sull’occupazione, alla base della maggior incidenza della crisi sui diplomati c’è la tendenza da parte dei laureati di accontentarsi anche di un lavoro meno qualificato, destinato a chi ha un titolo di studio meno elevato (il diploma appunto), cosa che invece non fa chi ha conseguito il diploma.
Scritto da Bruno De Santis. -