Lavoro, le piccole imprese temono la chiusura

  • 28/11/2013
  • Le imprese italiane, in particolar modo quelle piccole, temono la chiusura nell'arco dei prossimi due anni: è l'allarmante risultato del rapporto annuale 'imprese e burocrazia' redatto dalla Fondazione PromoPa in collaborazione con le Camere di Commercio. In particolare un'impresa su sei crede di cessare l'attività nell'arco dei prossimi due anni, mentre un altro 23,% lo considera probabile: in pratica più del 40% delle piccole e piccolissime imprese italiane considerano possibile la chiusura dell'attività nei prossimi due anni, mentre soltanto il 36% è convinto di essere ancora in attività da qui a 24 mesi.
    I dati riguardano le imprese con meno di cinquanta dipendenti e il pessimismo è dovuto non soltanto alla crisi: a pesare è anche il fisco locale, con Irap, Imu (o suoi sostituti) e Tares che incidono non poco sulla possibilità di tenersi in vita delle aziende. A dimostrazione di ciò c'è un altro dato destinato a far riflettere: il 21% delle richieste di credito provenienti dalla imprese è fatto per pagare le tasse, mentre soltanto il 43% è destinato ad investimenti. Inoltre le imprese non hanno tratto giovamento dai provvedimenti attuati dal Governo per aiutare la ripresa economica: il decreto sui pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni ha finito per aumentare i tempi di attesa (che hanno superato i 200 giorni), mentre la legge Fornero sul Lavoro è considerata un blocco alle assunzioni.

    Scritto da Bruno De Santis.

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