Lavoro, le scuse più assurde per non andarci

  • 18/12/2015
  • C’è chi per trovare un lavoro farebbe di tutto e chi, una volta trovato un impiego, non sa cosa inventarsi pur di saltare un giorno in ufficio. Così il Centro di assistenza sanitaria integrativa inglese Benenden Health ha deciso di indagare sulle scuse portate per saltare un giorno di lavoro, effettuando uno studio su mille impiegati e mille datori di lavoro. Il risultato è un elenco davvero curioso delle scuse più assurde per non andare a lavoro. Vediamone alcune: c’è chi ha sbattuto la testa a bordo vasca in piscina perché nuotava troppo veloce e chi invece non vuole lasciare il cane solo in casa. Sempre in tema di animali c’è chi non si presenta al lavoro ‘perché è morto il criceto’ e chi invece ha il cane che gli ha mangiato le scarpe o peggio, il pesciolino rosso ammalato.
    Ma curiosando tra le scuse per non andare a lavoro, ce ne sono anche di peggiori: ecco allora chi non va in ufficio “perché si è fatto male facendo l’amore”, chi ha le allucinazioni e chi è rimasto chiuso in casa perché si è rotta la porta. Insomma per non andare a lavoro, la fantasia spunta fuori senza difficoltà.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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