Lavoro, mobilità obbligatoria per dipendenti pubblici
- 11/06/2014
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Il Governo lavora alla riforma della pubblica amministrazione che dovrebbe essere approvata mercoledì dal Consiglio dei Ministri: tante le novità al vaglio dell'esecutivo rispetto ai progetti originari. In primo piano ci sono le regole della nuova mobilità: il governo prevede la mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici con la possibilità di disporre un passaggio da un ente all'altro senza l'assenso del lavoratore. Questo però a parità di stipendio e sempre restando all'interno di determinati limiti geografici.
Novità anche per il pensionamento anticipato che avrebbe dovuto essere il viatico per dare maggiori possibilità ai giovani, ovvero la base della 'staffetta generazionale”: ebbene non ci sarà più e ora il governo sta vagliando altre ipotesi per favorire l'ingresso di giovani nella Pubblica amministrazione. Due le idee sulle quali si sta lavorando: la cancellazione del trattenimento in servizio, cioè la possibilità di continuare a lavorare due anni dopo l'età della pensione (si prevede così di liberare 10mila posti che arriverebbero a 15mila considerando giustizia, sanità e università). La seconda invece è di calcolare il rapporto tra entrate e uscite non in base al numero delle persone ma ai loro stipendi: una soluzione che spianerebbe la strada per nuovi esuberi.
Tornando al pensionamento anticipato, dovrebbe essere confermata la possibilità per le donne che scelgono il regime contributivo di andare in pensione con i requisiti precedenti alla riforma Fornero.
Scritto da Bruno De Santis. -