Se il telelavoro sarà il futuro, il presente parla già di una riduzione del numero degli spostamenti per lavoro: con l’avvento della tecnologia, infatti, ciò che prima doveva essere fatto per forza di cose viaggiando da una città all’altra, ora può essere eseguito facilmente restando nella propria sede di lavoro o meglio ancora a casa propria. La conferma arriva anche dall’Istat che ha pubblicato un report relativo ai viaggi con pernottamento effettuati dagli italiani nel 2015: in totale sono stati 57 milioni e 910 mila con un numero di notti complessivo pari a 339 milioni e 898 mila, cifra in linea con quanto registrato l’anno prima.
Ma considerando soltanto i viaggi di lavoro, ecco che si nota una diminuzione significativa: nel 2015, soltanto il 12% dei viaggi è dovuto a questioni professionali, pari ad appena il 6,8% di notti. Rispetto all’anno precedente è stabile il numero di viaggi per motivi di lavoro (circa 6,8 milioni), mentre è in calo la durata media dei viaggi professionali, che scende a 3,4 notti. Dati in controtendenza rispetto alla situazione generale: i viaggi per le vacanze sono stati l’88% del totale, andando a occupare il 93,2% di notti. In aumento le vacanze brevi che sono state 24,3 milioni, mentre stabili restano le vacanze lunghe. Per quanto riguarda, infine, la durata media a livello generale è pari a 6,2 notti, con un picco di 10,1 per le vacanze lunghe.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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