Lavoro, occupazione in picchiata: torna ai livelli del 2002
- 21/05/2014
-
Occupazione in picchiata in Italia: i dati dell’Eurostat mostrano un ritorno ai livelli del 2002. In particolare nel nostro paese l’occupazione è scesa al 59,8% nel 2013, tornando ai livelli di dodici anni fa quando era ferma al 59,2%: era da allora che non si tornava sotto al 60%.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione in Europa, invece, continua a scendere per il quinto anno consecutivo dal 2008: l’Italia è il paese che ha mostrato il calo maggiore dopo la Grecia (dal 61% del 2012 al 59,8% del 2013 rispetto a una media dell’Ue a 28 del 68,3%). In aumento l’occupazione per gli over 55 che passano dal 38,1% al 50,1%: trend positivo anche in Italia dove il tasso di occupazione tra i 55 e i 64 anni è passato dal 28,6% del 2002 al 42,7% del 2013 con una crescita di 2,3 punti percentuali nell’ultimo anno.
Notizie negative invece per i giovani: tra i 25 e i 34 anni c’ stata una contrazione dei posti di lavoro di due milioni di unità (il tasso di occupazione è sceso dal 72,6% al 60,2%). In particolare nel 2013 soltanto 4,3 milioni di persone tra i 25 e i 34 anni hanno un posto di lavoro: due milioni in meno rispetto a quanto accadeva nel 2002. Il calo supera i cinque milioni se si considera la fascia di età tra i 15 e i 34 anni: in questo caso si è registrato un calo di 12 punti tra il 2004 e il 2013.
Scritto da Bruno De Santis. -