Lavoro, riparte il progetto Mary Poppins
- 11/12/2013
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Famiglia o lavoro? Molte donne sono costrette spesso a scegliere la famiglia rinunciando alle aspirazioni professionali: una situazione che ha riflessi anche sulla situazione economica del nucleo familiare, visto la difficoltà di arrivare a fine mese con un solo stipendio. Per agevolare le donne a conciliare le necessità professionali con quelle familiari, la provincia di Arezzo ha proposto anche quest’anno il progetto Mary Poppins che offre alle lavoratrici voucher per un totale di 54 milioni di euro da spendere in servizi di cura per minori.
I voucher offerti dal progetto Mary Poppins, infatti, potranno essere utilizzati solo per l’acquisto di servizi accessori ai tradizionali servizi per l’infanzia: potranno essere prestazioni occasionali o continuative, purché di breve durata e dovranno essere effettuate da operatori ed operatrici iscritti negli elenchi Mary Poppins dei servizi domiciliari predisposti dalle varie zone socio-sanitarie del territorio. Tra le varie attività disponibili ci sono servizi di cura, di accompagnamento a scuola, presso medici, ai parchi gioco o ad attività sportive, supporto generico nei compiti a casa, ma anche la realizzazione di brevi progetti di disegno o di lettura; non sarà possibile utilizzare i voucher per lavoro domestici o ripetizioni scolastiche.
Ogni donna potrà chiedere fino a 150 voucher per un figlio, con un massimo di 250 buoni (dal valore di quattro euro) in caso di più figli. Destinatarie del progetto Mary Poppins sono le mamme lavoratrici residenti nella provincia di Arezzo con figli con meno di 13 anni. Per presentare le domande c’è tempo fino al 20 dicembre: maggiori informazioni sul sito provincia.arezzo.it.
Scritto da Bruno De Santis. -