Ad agosto le retribuzioni sono rimaste stabili rispetto a luglio 2015: i dati Istat sulle retribuzioni contrattuali orarie mostrano per lo scorso mese un andamento simile a quello precedente, con una crescita di 1,2 punti percentuali rispetto all'anno scorso. In generale, nei primi otto mesi del 2015 la retribuzione oraria media ha registrato una crescita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Entrando nel dettaglio, l'aumento è stato dell’1,7% nel settore privato e nullo nella pubblica amministrazione, a causa del blocco dei contratti. I settori che hanno presentato la crescita maggiore delle retribuzioni sono stati: agricoltura (4,0 %), energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3%) e metalmeccanico (2,7%).
Passando invece ai contratti, quelli collettivi nazionali in vigore riguardano il 62% degli occupati dipendenti ed equivalgono al 59% del monte retributivo osservato. Sempre ad agosto ad attendere il rinnovo di contratto erano 4,9 milioni,, il 38%. Tra questi, 2,9 milioni lavorano nella pubblica amministrazione. L’attesa media per i lavoratori con il contratto scaduto ha toccato i 56,3 mesi in generale e i 39 mesi nel settore privato.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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