Il Parlamento europeo lancia la battaglia contro la disoccupazione giovanile: nei giorni scorsi sono state, infatti, approvate le modifiche al Fondo Sociale Europeo che nel 2015 prevedono lo stanziamento di un miliardo di euro per l’inserimento lavorativo dei giovani. L’obiettivo è di dare un’occupazione a 650mila giovani e l’iniziativa è destinata soprattutto a quei paesi con Regioni dove la disoccupazione giovanile supera il 25% (Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito). La proposta della Commissione è stata approvata senza emendamenti con 632 voti favorevoli, 30 contrari e 31 astensioni. L’Europa prova ad accelerare sul fronte lavoro giovani, visto che la disoccupazione giovanile sta assumendo contorni sempre più allarmanti: il numero di giovani tra i 15 e i 25 anni di età che non sono impiegati, o che non proseguono gli studi o la formazione, è in crescita costante, soprattutto negli Stati membri che incontrano maggiori difficoltà a rientrare nel finanziamento di altri programmi comunitari. Così fino al 2020 i finanziamenti per tale questione ammontano a 3,2 miliardi di euro provenienti dall’iniziativa per l'occupazione giovanile (YEI) più altri 3,2 miliardi di euro in stanziamenti nazionali provenienti dall'FSE. Quest’anno ci sarà a disposizione un miliardo di euro che arriva da fondi già previsti.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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