Lavoro, 2014 incerto per 120mila persone
- 03/01/2014
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Sono 120mila i lavoratori che hanno iniziato il 2014 all’insegna dell’incertezza sul proprio futuro: sono i dipendenti delle aziende per le quali sono in corso tavoli di confront0 al Ministero dello Sviluppo economico (in totale sono ben 159). Si tratta di imprese di quasi tutti i settori: si va dagli elettrodomestici alle Tlc, dal ramo farmaceutico al manifatturiero.
Secondo i dati del ministero il numero di esuberi riguarda il 15% della forza lavoro delle imprese, con 18 aziende che hanno cessato l’attività per un totale di 2.300 dipendenti. L’anno che si è appena concluso ha visto la sottoscrizione di ben 62 accordi che hanno evitato riduzioni di organico per un totale di 12mila unità: si va da Natuzzi a Novelli da Bridgestone a Candy, ecc. Da gennaio a novembre 2013 sono state chieste quasi un milione di ore di cassa integrazione, la maggior parte nell’industria.
Per il 2014 si prevedono trattative da governo, proprietà e sindacati per aziende anche di grande rilievo e marchi storici: Alcatel, Italtel, Marcegaglia (Taranto), Akzo Nobel, Fincantieri (Palermo e Castellammare di Stabia). I settori più colpiti sono quelli dove costi del lavoro e dell’approvvigionamento di energia incidono in maniera maggiore sul costo di produzione.Scritto da Bruno De Santis.
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