La cultura fa bene al lavoro: sono ben 20mila i posti di lavoro che saranno creati nel 2015 nel settore della cultura. E’ questo uno dei dati più interessanti del quinto Rapporto 2015 “Io sono cultura - L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere. I numeri contenuti nell’indagine evidenziano come il settore culturale sia molto importante per l’economia italiana e sia soprattutto in una fase di evoluzione positiva: tra il 2011 e il 2014, ad esempio, il tasso di occupazione è cresciuto dell’1,4%. A trainare il settore sono design, performing e arts e arti visive, videogiochi e software.
In totale il comparto culturale in Italia muove 227 miliardi di euro, con una crescita del fatturato del 3,2%, dato migliore rispetto a quello degli altri comparti produttivi che hanno registrato un più 0,6%. Inoltre sono in crescita anche le esportazioni che hanno registrato un + 4,3%. Il periodo positivo andrà avanti anche nel 2015 con il fatturato che dovrebbe crescere del 3% e il numero di posti di lavoro dello 0,4%. In particolare, tornando alle esportazioni, quasi il 50% delle imprese che hanno investito in cultura e creatività ha scelto anche di esportare. A livello territoriali, le città migliori per le imprese culturali sono Arezzo (dove la cultura incide di più sia per valore aggiunto del comparto sul totale dell’economia con il 9,3% che per numero di occupati con il 10,8%), Pesaro Urbino e Vicenza. Per quanto riguarda le regioni, il primato va al Lazio, seguito da Marche e Veneto.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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