Lavoro, 9mila posti negli studi professionali: le figure più richieste
- 12/03/2014
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La risposta alla crisi è negli studi professionali: nel 2013 sono stati creati ben 9mila posti di lavoro. I dati di Confprofessioni, la Confederazione italiana libere professioni, mostra come lo scorso anno, tra impiegati e apprendisti, è stato dato un impiego stabile presso studi di avvocati, notai, commercialisti, medici a ben novemila persone.
Tali risultati sono il frutto di un incrocio tra i dati Inps sulle posizioni lavorative attive e le cessazioni all’interno degli studi professionali relativea tutto il 2013. Lo scorso anno si è registrata l’assunzione di 50.777 impiegati e di 8.982 apprendisti, contro la fine del rapporto di lavoro per 46.012 impiegati e 4.639 apprendisti. In totale quindi il saldo fa segnare ben 9.108 assunzioni con un incremento del 9% rispetto al 2012. Il dato è decisamente in controtendenza rispetto a un mercato del lavoro che, secondo gli ultimi rilevamenti Istat, ha fatto registrare una diminuzione degli occupati di 478mila unità.
Tra le figure più attive spiccano quelle dell’area economico-amministrativa (commercialisti, consulenti del lavoro ecc) con un saldo positivo di quasi seimila unità. A seguire ci sono le attività sanitarie (+5,7% rispetto al 2012); situazione più critica invece per le professioni tecniche (architetti, ingegneri, geometri ecc) con una flessione del 30% rispetto al 2012. Contrazione dei posti di lavoro per le professioni giuridiche: nel 2013 ne sono stati persi 469 posti (numero comunque in calo rispetto al 2012).
Scritto da Bruno De Santis. -